Scritto da MoneyController il 23-05-2024
Nvidia torna a sorprendere con i suoi ricavi al di sopra delle aspettative. A spingere il business dell’azienda fondata da Jensen Huang sembra sia soprattutto l’impiego dei chip nei data center e da parte dei fornitori di servizi di cloud.
Ricavi al di sopra delle aspettative
Nvidia prosegue la sua corsa sui mercati, dopo che le cifre del primo trimestre di quest’anno hanno fatto registrare dei risultati persino superiori alle aspettative: ricavi per 26 miliardi di dollari, ossia un incremento del 262% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le aspettative sui ricavi del secondo trimestre sono di circa 28 miliardi di dollari. Dall’inizio di quest’anno, il titolo in borsa ha quasi raddoppiato il suo valore: da poco meno di 440 dollari agli attuali 876.
Il business dei data center
Come fa notare Kif Leswing (CNBC), a trainare i risultati dell’azienda californiana di microprocessori è stata soprattutto l’attività legata ai data center, cresciuta del 427% nell’ultimo trimestre grazie alla domanda crescente. Del resto, Nvidia ha tra i suoi clienti nientemeno che aziende come Amazon, Google, Microsoft e Oracle. A queste aziende, come spiega Leswing, si aggiunge anche una serie di start-up che acquista microprocessori Nvidia e dopo averli installati li noleggiano a ore.
La fame di microprocessori dei fornitori di servizi cloud
L’azienda continua a essere ottimista sulle proprie prospettive di crescita: Colette Kress, CFO di Nvidia, ritiene infatti che la domanda per il nuovo modello Blackwell potrebbe superare l’offerta fino all’anno prossimo. Kress ha affermato altresì che investire nei chip di Nvidia può essere un investimento molto profittevole: grazie al noleggio, in quattro anni il guadagno arriva a essere di cinque dollari per ogni dollaro speso. Sicché non stupisce che il CEO e fondatore di Nvidia, Jensen Huang, abbia sottolineato che sono proprio i fornitori di servizi cloud (dai maggiori alle migliaia di start-up) a mettere pressione all’azienda affinché consegni il numero maggiore di microprocessori nel minor tempo possibile.
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