La generazione dei Millennials copre tutti i nati tra la metà degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta. Si tratta di un gruppo di individui ormai entrati nella maggiore età e che, pertanto, sono diventati effettivamente o potenzialmente degli investitori/risparmiatori. A differenza dei Baby-Boomers e della Generazione X, in generale, nei Paesi Occidentali, i Millennials hanno dovuto fare presto i conti con una situazione di maggiore incertezza finanziaria: basta pensare alla situazione critica di alcuni sistemi previdenziali nazionali. Ne consegue l’aumento della richiesta di consulenza (esigenza invero trasversale alle diverse categorie di investitori). Naturalmente, rispetto alle generazioni che li precedono, i Millennials hanno orizzonti di investimento più lunghi; in media, hanno (intuitivamente) anche una maggiore dimestichezza con i canali e le piattaforme online di investimento e di consulenza. Nello EY Global Wealth Research Report del 2024, la società di consulenza individua nel campione intervistato alcuni tratti rappresentativi dei Millennials come investitori, rispetto ai Baby-Boomers: una maggiore propensione al rischio, alla mobilità del denaro e alla possibilità di cambiare fornitore di prodotti.
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