Dopo un mese di maggio un po’ altalenante, ancora una volta soprattutto sul comparto Growth, i mercati sono tornati a segnare nuovi massimi. Solo il termine spaventa molti investitori prudenti, che spesso decidono di aspettare prima di investire sul mondo azionario (wait and see). È un comportamento saggio?
I rendimenti passati non sono garanzia di risultati futuri, ma la storia suggerisce che anche i giorni che segnano i massimi di mercato spesso si rivelano dei buoni momenti per entrare, specialmente se abbiamo un obiettivo a lungo termine.
Una ricerca di JP Morgan sugli ultimi 30 anni di mercato ci dice di stare tranquilli ed investire anche quando il mercato è sui massimi. Se avessimo investito nell'S&P 500 in un qualsiasi giorno dal 1988, il nostro investimento sarebbe stato positivo a un anno nell’83% dei casi. In media, il rendimento totale di un anno è stato del +11,7%.
E se avessimo investito solo nei giorni in cui l’indice si trovava sui massimi storici? Il nostro investimento sarebbe risultato positivo a un anno nell’88% dei casi e il rendimento totale medio dell’indice è stato pari al +14,6%.
Qualcuno potrebbe obiettare che i dati parlano di rendimenti a un anno. Ebbene, se allunghiamo l’orizzonte temporale a 5 anni, ecco i risultati: investendo in un giorno casuale, non sui massimi, avremmo ottenuto un rendimento a 5 anni del 71%. Ottimo direbbero in molti. Investendo sui massimi, invece, in 5 anni si avrebbe ottenuto un rendimento del 79%, ancora meglio.
Quindi? I mercati possono avere settimane, mesi e anni negativi, ma il ritorno nel lungo termine è sempre a nostro favore. Essere investiti è un metodo semplice che ciascuno di noi può intraprendere per far crescere il proprio capitale nel tempo.