Il MEF ha annunciato il collocamento sindacato di un nuovo BTP a 20 anni. Lo stesso ministero riporta che l’emissione avverrà nel prossimo futuro e che le banche incaricate al collocamento saranno Barclays, BNP Paribas, Citibank, Goldman Sachs e Intesa Sanpaolo.
Inoltre per la prossima asta del 12 gennaio il MEF ha già ribadito in una nota che non verranno offerti titoli con scadenza superiore a 10 anni.
Il nuovo BTP avrà scadenza 1 settembre 2043, una scadenza per il quale il mercato al momento non possiede in circolazione strumenti analoghi. Il bond in oggetto avrà un rendimento annuo di circa il 4,45% pagato in due cedole una a marzo e l’altra a settembre per un flusso cedolare semestrale pari al 2,25%. Oltre alla cedola l’emissione può risultare interessante anche dal punto di vista “speculativo”.
Infatti tra la fine del 2020 e gli inizi del 2021 BTP con scadenza simile offrivano rendimenti molto più bassi ovvero compresi tra 1 e 2%. Un esempio può essere il BTP 2044 che in un contesto di tassi bassi aveva toccato quotazioni superiori a 170.
Oggi il valore è sceso di molto a causa della politica di rialzo dei tassi adottata dalla BCE per contenere l’inflazione, ma quando arriveremo al giro di boa e le banche centrali decideranno di ridurre la stretta monetaria le quotazioni torneranno a salire creando un potenziale contesto di crescita per il nuovo BTp che verrà collocato.