Nel 2022 l'inflazione ha scorrazzato per le economie occidentali, erodendo il potere di acquisto e il valore degli stipendi di ognuno di noi. Ora la sua corsa sembra essersi arrestata. Cosa è successo? Cosa è cambiato?
Immaginate di aver comprato una maglietta nel febbraio del 2022, e immaginte oggi di trovare una maglietta identica nello stesso negozio. Noterete subito una differenza: il prezzo è più alto di quello di un anno fa.. e non di poco!
Secondo i dati Istat, oggi i prezzi dei beni di consumo sono del 9.2 % più alti di quelli di un anno fa,
eppure secondo gli analisti il fatto che i prezzi siano più alti è una buonan notizia: poteva andare molto peggio.. e anzi, per un certo periodo è stato proprio così!
Il 2022 sarà ricordato, oltre che per la guerra, anche per il ritorno prepotente dell'inflazione nella scena economica. Solo in italia l'inflazione è cresicuta dell' 11% in un solo anno, un dato che non si vedeva da gli anni 80.
L'inflazione è un fenomeno economico complesso perchè è allo stesso tempo sintomo di buona salute e innesco di malattia. Si presenta infatti nei momenti di forte e improvvisa crescita: nei periodi economici buoni le persone hanno maggiore possibilità e volontà di spesa, spendendo di più e facendo così crescere la domanda.
Questo fa sì che per una banale legge di mercato i prezzi aumentino.
Con il fatto che le cose costano di più, cioè che con la stessa cifra si può comprare meno, lo stipendio di ognuno viene come svuotato da dentro. Con l'inflazione si arriva presto all'impoverimento delle persone e ad una sostanziale depressione economica.
Le ragioni che nel 2022 hanno fatto tornare l'inflazione nelle nostre vite sono varie e concatenate:
Il rimbalzo dell'economia dopo il blocco forzato dovuto alla pandemia ha portato ad un prevedibilie aumento domanda.
Nel momento in cui le persone sono uscite nuovamente di casa, sono tornate a spendere e a far crescere la domanda, le catene produttive non erano pronte a rispondere, soprattutto le catene di trasporto - in Asia si sono verificate soste di mesi.
La guerra improvvisa ha causato una crisi dell'energia, che a cascata ha portato aumenti su tutti i beni di consumo.
Infine, per quanto paradossale, una delle cause dell'inflazione è stata anche un elemento positivo, ovvero la disoccopazione ai minimi da decenni.
Tutti questi elementi sommati insieme hanno portato all'esplodere dell'inflazione, dei cui effetti ne abbiamo sentito tutti.
Questa corsa verso l'alto dei prezzi è tuttavia destinata a rallentare fino a fermarsi, e come sta succedendo in queste settimane, ad invertire la direzione. Ma cosa sta succedendo? Cosa è cambiato?
Per cominciare, la crisi delle catene di produzione e di approvvigionamento si è parzialmente risolta, così come la crisi energetica, i cui prrezzi sembrano essersi stabilizzati.
Inoltre, le Banche Centrali sono intervenute ed hanno deciso di aumentare il prezzo del denaro, e quindi di rendere più costoso chiedere prestiti: una misura piuttosto estrema, una specie di freno di emergenza che se da un lato rallenta l'economia, dall'altro frena anche la corsa verso l'alto dei prezzi.
E‘ utile ricordare che con un’inflazione così alta, non solo gli stipendi ma anche i nostri risparmi, dormienti sui conti correnti, perdono valore giorno dopo giorno.
Investirli e farli lavorare per noi, sempre nel rispetto del nostro profilo rischio e orizzonte temporale, è l’unico modo per recupare, almeno in parte, il nostro potere di acquisto.