Viviamo all’interno di una fase “orso” di mercato, come sappiamo, causata dal Corona Virus.
Cosa può fare un investitore quindi per sconfiggere l’orso?
Ecco due strumenti potentissimi. Asset allocation e orizzonte temporale.
Nel 1974, i mercati furono bastonati dall'embargo petrolifero arabo e dal Watergate, si viveva nel pieno pessimismo.
L'S&P500 dall'ottobre del '74 è poi salito del 38% nei 12 mesi successivi.
Nell'agosto del 1982, l'inflazione era fuori controllo e i tassi d'interesse viaggiavano al 20%; l' indice S&P500 subì il colpo, per poi risalire del 59% in 12 mesi.
Durante l'orso del 2008, la borsa americana crollò del 56%; poi salì del 69,5% nei successivi 12 mesi, e del 178% nell'arco di 5 anni.
Il tempo è il primo generatore di performance.
La diversificazione, invece, è "l'unico pasto gratis", come riportato dal premio Nobel Harry Markowitz.
Ecco di seguito 4 diverse asset allocation, riprese da una recente pubblicazione su Quantalys, che mostrano come diversificazione e tempo siano stati in grado di sconfiggere uno degli orsi più cattivi (il 2008):
Certo, molti investitori vivono male l'orso sui mercati, com'è normale che sia. Questo animale però può essere sconfitto e vinto, come abbiamo visto.
"Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L'uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce a controllarla"- Nelson Mandela.
Siate contenti dei rischi presi e dell'oscillazione subita, perché è grazie a quella che sarete poi premiati.
"Se vuoi essere certo di non perdere soldi nei mercati finanziari, puoi tenere i tuoi risparmi in contanti, ma non avrai mai la possibilità di raggiungere la libertà finanziaria. Paghiamo un prezzo elevato per la certezza" - W. Buffet.
Noi non sappiamo cosa farà il mercato nel breve termine, ma quest'incertezza non è una valida ragione per non investire.
Pensate a questo:
abbiamo avuto la pandemia influenzale nel 1918, che ha ucciso 50 milioni di persone nel mondo, il crollo di Wall Street del '29, la Grande Depressione, e due guerre mondiali, un caos dopo l'altro.
Il Dow Jones nel frattempo è cresciuto da 66 a 20.943 punti.
Quindi, è sempre un buon momento per investire. Oggi ancora di più.
Certo, occorre metodo, ma quello già lo conosciamo.
L’asset allocation, l’abbiamo visto, è il primo pilastro del nostro investimento.
Cito Ray Dalio: "E' quasi certo che in qualunque asset class stai per mettere soldi, arriverà un giorno in cui potrai perdere dal 50% al 70%". La diversificazione fra asset è la tua polizza anti-infortunio portafoglio.
Qual'è quindi l'allocazione di portafoglio più adatta?
Dipende da che tipo di investitore siete.
Il modello che meglio ha saputo affrontare l'inverno è certamente quello anti-previsionale condiviso da Dalio e da Browne (All Season o Permanent Portfolio). Oro e Obbligazionario governativo medio-lungo termine hanno avuto momenti di forte correlazione con l'azionario quest'anno, ma il primo segna +8,10% da inizio anno, il secondo, tradotto in un semplice Global Aggregate a cambio coperto, +1,02%. Certo, c'era da prendersi rischio tasso, e duration quindi, ma lavorare in ottica anti-previsionale significa proprio questo.
Leggo in giro che il modello risk-parity non funziona più. Dalio e gli altri hanno fallito miseramente.
Il Permanent Portfolio da inizio anno segna +1,43%. Sì, avete letto bene.
"Abbandonate ogni view voi che entrate".
Funziona.
Chi avesse piacere ad approfondire queste tematiche, può contattarmi per un consulto.