Ormai da diversi anni il panorama che si presenta agli investitori appare sempre più delineato:
Mercato obbligazionario che si divide fra obbligazioni governative di elevato rating con rendimenti bassi o addirittura negativi e obbligazioni alto rischio con rendimenti “attesi” di pochi punti percentuali.
Mercato azionario , reduce in molti ambiti da ritorni molto positivi, ma volatile e esposto a ulteriori salite ma soggetto anche a possibili rovinose cadute.
La continua perdita di salvaguardia del potere di acquisto offerto dalle obbligazioni, oggi convive con la preoccupazione per le possibili violente discese tipiche del mercato azionario, che a molti appaiono sempre più probabili dopo i recenti record il risultato porta all' atteggiamento generale del risparmiatore attuale bloccato che procastina le scelte di investimento .
Oggi infatti, assistiamo all'incertezza all'azione nell'investire da parte dei risparmiatori che si traduce in un costante incremento delle giacenze di liquidità nei conti correnti, come si suol dire, la paura immobilizza l'azione, ma stare fermi spesso è una non scelta che porta a poco.
Mai come ora, l'obiettivo della grande massa degli investitori obbligazionari coincide con quella degli investitori in azioni, ovvero ottenere un rendimento soddisfacente senza rischiare troppo .
Esistono, nel panorama degli investimenti strumenti finanziari che soddisfino le esigenze dei due player ?
Si, e si chiamano Obbligazioni Convertibili.
L' obbligazione convertibile è definita dal Glossario di Borsa Italiana come : Titolo obbligazionario il cui possessore ha la facoltà di decidere se convertirlo in un titolo azionario (azioni di compendio) oppure no.
Ciò di fatto le pone in posizione intermedia fra una obbligazione e una azione.
Si chiama Obbligazione perchè garantisce un tasso di interesse nel momento in cui non è convertita in azione e quindi apporta al sottoscrittore un flusso reddituale certo.
Viene definita convertibile, perchè in determinati momenti della vita dell'obbligazione esiste la facoltà per il sottoscrittore di “convertire” lo strumento in azioni dello stesso emittente secondo un preciso rapporto , da questo momento l'investitore risulterà sottoscrittore di una azione con i relativi ritorni in termini di dividendo e in termini di plusvalore o minusvalore dovute alle variazioni della quotazione del prezzo titolo.
Per questa loro natura “ibrida” le obbligazioni convertibili risultano essere meno esposte alle variazioni dei tassi di mercato rispetto alle obbligazioni perchè hanno una duration contenuta e una volta convertite seguono in pieno le variazioni di prezzo dell'azione , permettendo una piena partecipazione al rialzo dei mercati azionari combinata con una efficace mitigazione del rischio di ribasso.
Le Obbligazioni convertibili sono quindi un asset valido per tutte le stagioni e possono allo stesso modo rappresentare il primo passo dell'investitore in obbligazioni verso il più volatile mercato azionario o l'alternativa meno volatile alle azioni per l'investitore azionario.
Sul mercato esistono diverse emissioni relative a diverse aziende quotate, per questo motivo l'approccio alle obbligazioni convertibili va fatto affiancati da specialisti del risparmio che sappiano selezionare e dosare l'investimento, a tale proposito confermo la mia disponibilità all'approfondimento individuale sui portafogli dei clienti all'inserimento di questa forma di investimento fra gli attivi di risparmio di ognuno di voi.
Per permettere al lettore di cogliere la valenza delle obbligazioni convertibili, mi servirò del grafico allegato che propone l'andamento del comparto “convertibile” con l'andamento di un indice azionario globale e di un indice relativo all'andamento del valore delle obbligazioni in euro di durate 5/7anni.
Si nota che l'ampiezza delle oscillazioni del comparto delle convertibili è compresa fra quelle più elevate del mercato azionario e quelle più contenute del comparto obbligazionario e il rendimento (in questo caso considerato a 3 anni) risulta essere mediano fra azioni e obbligazioni.
Mediani sono anche i rendimenti ottenuti a fine periodo e le volatilità storiche specifiche.
In prospettiva, dove ancora per qualche tempo i tassi delle obbligazioni resteranno compressi e dove le azioni manterranno livelli di volatilità storica elevati, il comparto delle obbligazioni convertibili si candida a valido e imprescindibile strumento di investimento e diversificazione nei portafogli dei risparmiatori, sopratutto quelli a vocazione obbligazionaria.
Un ultimo inciso, per caratteristiche specifiche e per la variegata offerta di strumenti finanziari convertibili presenti sul mercato, raccomando sempre di approcciare tale investimento assistiti da un consulente preparato che ci aiuti ad inserire le obbligazioni convertibili nel giusto peso e nel rispetto degli obiettivi di investimento e del profilo di rischio dell'investitore.