"Ah, se avessi investito nell'indice Nasdaq nel 2009".
Il punto è che quella sarebbe stata anche la parte più "facile"; quella più difficile era mantenere l'investimento per 11 anni senza mai liquidarlo.
Di nuovo, strumento passivo o comportamento passivo?
Uno studio sugli accessi effettuati sul proprio home banking da parte degli investitori (https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3527082) dimostra come le persone dedichino un'attenzione spropositata ai propri investimenti quando le cose vanno bene; finiscono quindi per guardare troppo spesso il proprio portafoglio, tentati dal vendere i titoli "vincenti" per prendere profitto (e tenersi in pancia quelli "perdenti").
Capitalizzare un'operazione in guadagno è piacevole, è la materializzazione del nostro successo; un massaggio al nostro ego, una carezza a noi stessi per dirci che siamo stati bravi.
Il punto è molto semplice: per gli investitori è importante non guardare il proprio portafoglio ogni giorno, o troppo spesso, perchè questo porta a comportamenti controproducenti per i loro risultati.
"Se qualcuno guardasse la valutazione giornaliera della propria casa, lo prenderemmo per matto. Eppure, è quello che facciamo con i nostri investimenti"
Chi fosse interessato ad investire in modo consapevole può contattarmi per un consulto.